Progetto – Paesaggi di cura

i progetti del chiaro del bosco

Il progetto: Narrare paesaggi di cura

Con il presente progetto si vuole dare continuità di intervento e consolidare i risultati ottenuti con il progetto “Curare le parole per dare parola alla cura” finanziato ai sensi della legge 23 bando 2010. Visto il successo di partecipazione, la qualità dei lavori prodotti e l’apprezzamento ricevuto in ambito locale e provinciale, si ritiene di proporre nuovamente l’esperienza dei laboratori di scrittura.

Il laboratorio di scrittura è uno spazio offerto a pazienti, familiari operatori finalizzato alla condivisione di un’esperienza emotiva “guidata” e contenuta: la scrittura permette di “liberare” sentimenti ed emozioni ma, nello stesso tempo, consente e facilita la rielaborazione personale e la rilettura delle proprie dinamiche interiori e relazionali. Obiettivo primario del laboratorio, quindi, non è tanto il “prodotto” quanto l’aiuto a rivedere il proprio cammino, anche di malattia, di sofferenza, di conflittualità con se stessi e con gli altri sotto una luce diversa, da un punto di vista che permetta il riconoscimento di sé e dell’altro in un percorso di liberazione.
Per questa ragione, il laboratorio di scrittura si connota come strumento efficace per recuperare fiducia e stima di sé in un percorso di auto attivazione.

Oggi, in punta di piedi,
abbiamo aperto la stanza dei ricordi.
Musiche, colore viola, sogni,
parole non dette,
vuoti del cuore.
Non ci siamo fatti male;
è rimasto il gusto del miele.

anonimo

Si procederà inoltre a bandire un nuovo concorso letterario dal titolo ‘Infiniti paesaggi di cura‘ destinato ai pazienti ed ai loro familiari utilizzando le procedure e l’esperienza già consolidata con l’edizione del concorso “Rintracciare la speranza” promosso all’interno del progetto in premessa.

Perchè la scrittura: scrivere dà la possibilità di guardarsi contemporaneamente dal di dentro e dal di fuori, recuperare un senso, un filo conduttore della propria vita, vedere le cose sotto una luce diversa, consente il riconoscimento di sè e dell’altro. Inoltre condividere pezzi di vita vuol dire mettersi in posizione di ascolto, cercare insieme il senso tra tante sofferenze, trovare coraggio di ripercorrere il cammino perché “per avere speranza occorre coraggio ma per avere coraggio occorre sperare insieme”.